Bronx Documentary Center

Questa mattina mi sono svegliato alle 7:30 perché ho sentito vibrare il braccialetto, che credevo di aver disattivato, che stava nella valigia che stava nel armadio! Poi ho passato la mattinata comunque in casa a rilassarmi, navigare in internet e sistemare un po’ di cose di lavoro. Poi ho fatto pranzo al Kolping e mi sono preparato per uscire.

La meta di oggi è stata il Bronx Documentary Center che si trova sulla 151th Street nel Bronx per l’appunto, quindi con questa “gita” poso dire di essere stato in tutti e cinque i neighbourhood di New York. Il centro esponeva le ultime fotografie di Tim Hetherington, fotografo inglese morto a Misurata (Libia) quest’anno mentre documentava gli scontri tra i ribelli ed i lealisti di Gheddafi.

Alla mostra c’erano poche fotografie, ma molto forti. Inoltre c’erano due iMac dai quali si potevano vedere diverse interviste o mini-documentari su Tim, mentre su una parete veniva proiettato il cortometraggio Diary che propongo di seguito.

Il Bronx, almeno per il poco che ho visto, non mi è sembrato così diverso dal resto, forse perché ero relativamente vicino a Manhattan, ma non ho avuto paura ad andare in giro. Magari le cose cambiano se si vanno in posti più all’interno ed in orari meno affollati.

Tornando a casa comunque si gelava. C’erano 2 °C ma la temperatura percepita era -secondo la meteo online- -3.5 °C  brrrrrr!!! Più che altro per il vento gelido che tirava.

Stasera sono stato al Hillstone con Ivan con la sua ragazza, Sigismondo e la sua ragazza, ed un’altra coppia di amici di Sigismondo; mentre aspettavamo il tavolo ho provato la birra di Broonlyn, poi come cena, visto che le ribs le ho mangiate poche giorni fa, ho ordinato un Roasted Prime Rib (aged prime rib roasted on the bone, loaded baked potato), ma più che la descrizione direi che devo farvi vedere la fotografia! Manco fosse necessario dirlo, era ottima! Come dessert mi sono diviso un brownie con Ivan. Da bere ci siamo divisi una bottiglia, quindi un bicchiere a testa, di Vineyard 29 Cru della Napa Valley (California). Tra carne, vino, due birre di aperitivo (abbiamo aspettato un’ora per avere il tavolo), tasse e 18% di mancia ho speso 60$.
Penso che l’Hillstone rimarrà il miglior ristorante di New York nella mia personale guida turistica.

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